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Autonomia del Veneto

Per l'attuazione dell'art. 116,
terzo comma, della Costituzione

MINISTRO CALDEROLI, “A INIZIO 2024 AUTONOMIA SARA’ LEGGE”

30 agosto 2023

ROMA, 30 agosto - Nella maggioranza "c'è un accordo blindato: l'autonomia la porto a casa. A inizio 2024 prevedo sarà legge. E il testo Casellati sulla forma di governo ho contribuito a scriverlo". Lo dice in un'intervista a La Repubblica Roberto Calderoli, Ministro per gli affari regionali e le autonomie.

"Anche il mio ministero parteciperà alla riduzione della spesa, anche se è senza portafoglio - spiega -. Abbiamo il Fondo per i Comuni di montagna, però il taglio lo faremo in modo che ai Comuni e alle Regioni vadano le stesse quantità di soldi".

Calderoli non pensa che i problemi finanziari possano portare a fermare i Lep, i livelli essenziali di prestazione, che garantiscono l'uguaglianza da Nord a Sud in vista dell'autonomia differenziata: "Chi l'ha detto che i Livelli essenziali delle prestazioni debbano costare di più? Nessuno li ha mai definiti, quindi nessuno è in grado di quantificarne il costo. Se si usano fabbisogni standard la razionalizzazione e la responsabilità può addirittura portare alla riduzione della spesa, con grande gioia di Giorgetti. Se poi dovessero costare di più, e non credo, le leggi di bilancio provvederanno a finanziarli". Il ministro non si sente isolato: "Sapevo che era un percorso tutto in salita perché da 22 anni e da 5 legislature nessuno ha mai cavato un ragno dal buco sull'autonomia differenziata. Ma per la prima volta, ora si è affrontato l'argomento degli argomenti: i livelli essenziali di prestazione, anche questi previsti in Costituzione. Lo Stato è puntuale nel dirti cosa pagare, ma non nel dirti quali sono i diritti civili e sociali garantiti a tutti. L'autonomia può solo migliorare e non peggiorare le condizioni del Sud".

A inizio agosto "ho fatto il punto con tutta la maggioranza e non escludo che possa allargarsi a qualche partito di opposizione - sottolinea -. Abbiamo individuato quali, tra le 23 materie che le Regioni possono chiedere, sono da ritenersi Lep, ovvero livelli essenziali (e sono 15) e quali no (altri 8). Tutto ciò è scritto in un sub emendamento la cui seconda firmataria è Maria Stella Gelmini di Azione". (fonte ANSA).

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